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AMIDO RESISTENTE: COS’E’ E PERCHE’ FA BENE

Hai mai sentito parlare dei benefici dell’amido resistente? Se non sai di cosa si tratta sono qui proprio per spiegarti che cos’è e perché è utile per il nostro benessere!

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Per poter parlare di amido resistente dobbiamo partire da una premessa: il microbiota intestinale

Detto in parole molto semplici, il microbiota è l’insieme dei batteri “buoni” che si trovano nel nostro intestino e che svolgono un ruolo importantissimo per il sistema immunitario e per la funzione cerebrale. 

Mantenere il nostro microbiota in salute significa garantirci un sistema immunitario in forza per poter combattere attacchi esterni e interni, evitando o diminuendo quindi la possibilità di contrarre malattie.

Questi batteri sono vivi e possiamo ripopolarli grazie ai probiotici. Ma essendo vivi hanno anche bisogno di alimentarsi. Di cosa? Dei famosi prebiotici!

Leggi anche: Probiotici e prebiotici: qual è la differenza?

I prebiotici si trovano nelle fibre non digeribili, che troviamo soprattutto in frutta, verdura, legumi e alcuni cereali.

Ma un’altra maniera naturale per assumere queste fibre con l’alimentazione è proprio l‘amido resistente.

CHE COS’E’ L’AMIDO RESISTENTE

Si tratta in sostanza di cibi amidacei che vanno direttamente ad alimentare i batteri buoni che si trovano nell’intestino, perché il nostro organismo non è in grado di digerirli. 

Quando consumiamo gli amidi tradizionali (come riso, pasta, patate o legumi appena cotti) gli enzimi digestivi rompono le catene di amido, liberando molecole di glucosio che vengono utilizzate dall’organismo per la produzione di energia e per immagazzinarla sotto forma di glicogeno.

COME SI FORMA L’AMIDO RESISTENTE

Cucinando in anticipo alimenti amidacei come riso, patate, batate, yucca e legumi e facendoli raffreddare per almeno 24 ore prima di consumarli si crea l’amido resistente di tipo 3 (RS3), detto retrogradato. Questo tipo di amido resistente è il migliore in assoluto per il benessere intestinale. 

Esistono altri 3 tipi di amido resistente:

  • Tipo 1 (RS)1: presente naturalmente nelle pareti dei chicchi del grano, dei semi e dei legumi. Non è digeribile e viene sintetizzato dagli enzimi digestivi dopo che questi sono stati macinati o masticati, distruggendone quindi la parete non digeribile.
  • Tipo 2 (RS2): è presente ad esempio nelle banane verdi e nelle patate crude. Viene digerito una volta che l’alimento è stato cotto.
  • Tipo 4 (RS4): è prodotto dall’uomo perché sottoposto a modifiche chimiche.

Quello su cui ci concentriamo, appunto perché il più benefico, è l‘amido retrogradato di tipo 3

Raffreddandosi l’amido contenuto in questi alimenti subisce una vera e propria ristrutturazione e si trasforma da un amido che il nostro organismo è in grado di digerire e quindi di trasformare in glucosio per produrre energia, ad un amido che diventa indigeribile e che transita perciò direttamente all’intestino crasso. Si tratta in sostanza di un tipo di fibra solubile e fermentabile, che i nostri amici batteri adorano!

Se prepari il piatto ad esempio alla sera per il giorno dopo puoi anche riscaldarlo velocemente, non cambia la sua funzione di prebiotico se non supera i 60°C una volta che hai fatto raffreddare l’alimento.

Inoltre, fattore non meno importante, questo modo di assumere cibi amidacei fa diminuire il loro indice glicemico, abbassando di conseguenza anche il picco insulinico che avviene quando consumiamo normalmente questa categoria di alimenti.

I BENEFICI DELL’AMIDO RESISTENTE PER LA NOSTRA SALUTE:

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Quando raggiunge l’intestino tenue, l’amido resistente non viene sintetizzato dagli enzimi digestivi e passa direttamente all’intestino crasso

Qui ha inizio la magia: trova infatti i batteri buoni da cui viene metabolizzato. Quando i batteri digeriscono l’amido resistente segue una produzione di gas e acidi grassi a catena corta, tra cui l’ acido butirrico (butirrato), importante per mantenere integra la barriera intestinale.

 L’amido resistente retrogradato ha quindi molti benefici per la salute di tutti noi:
  • Fornisce nutrimento per la flora intestinale
  • Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e diminuisce la permeabilità intestinale
  • Migliora la resistenza insulinica, per cui diventa una fonte di cibo interessante anche per i diabetici. Alcuni studi stanno dimostrando che l’amido resistente promuove l’assorbimento del glucosio nelle cellule e la produzione di insulina dopo un pasto, prevenendo picchi glicemici
  • Riduce gli stati infiammatori, grazie soprattutto all’elevata quantità di acido butirrico prodotta dal metabolismo dell’amido resistente
  • Aumenta il senso di sazietà, concetto comune a tutte le fibre in generale
  • Riduce il pH dell’intestino, creando le condizioni ideali per una sana proliferazione dei batteri buoni

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COME INCLUDERE L’AMIDO RESISTENTE NELLA PROPRIA DIETA?

Se non sei abituato a consumare molte fibre può essere che per le prime volte possa provare mal di testa o flatulenza. E’ quindi consigliabile iniziare gradualmente a piccole dosi, aumentando poi la quantità mano a mano che il tuo intestino si abitua all’aumento dell’apporto di fibre.
 

PUOI PARTIRE DA QUESTA RICETTA FACILE:

  • Alla sera fai bollire una patata intera con la sua buccia in modo da prevenire l’ossidazione durante il raffreddamento
  • Una volta raffreddata riponila in frigorifero
  • La sera successiva, passate quindi 24 ore, sbucciala e tagliala a pezzettini
  • Riscalda velocemente in padella, aggiungendo una carota, dei funghi e una verdura a foglia verde di tuo gusto
  • Completa con delle mandorle o pinoli

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IN CONCLUSIONE

Come vedi il concetto è tanto semplice quanto efficace ed è un’ottima idea per mantenere in salute in modo naturale il nostro intestino.

Spero che questo piccolo approfondimento ti sia utile e che sia fonte di ispirazione per le tue scelte alimentari consapevoli!

Un abbraccio di luce positiva!

Deborah

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