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AYURVEDA E ALIMENTAZIONE: CONSIGLI PRATICI PER INIZIARE

Ayurveda e alimentazione viaggiano di pari passo allo scopo di mantenere la salute e l’armonia tra corpo, mente e spirito.

Seguire un regime alimentare bilanciato, stagionale e adatto alla propria costituzione è infatti essenziale per promuovere il benessere e prevenire le malattie.

Scopri in questo articolo come mettere in pratica alcuni semplici consigli per iniziare fin da subito ad incorporare un’alimentazione ayurvedica e fisiologica nella vita di tutti i giorni!

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AYURVEDA E ALIMENTAZIONE: I DOSHA

Secondo la medicina ayurvedica i cibi non sono semplici sostanze che introduciamo nel nostro corpo, bensì elementi che trasferiscono le loro qualità e la loro energia sul piano fisico, mentale e spirituale.

È così che la parte più densa del cibo nutre il corpo, la parte più sottile nutre la mente e la parte ancora più sottile nutre lo spirito.

La dieta ayurvedica si basa sulla scelta degli alimenti adeguati in funzione dell’individuo e del momento, che devono essere assunti nella quantità corretta.

Secondo l’Ayurveda tutte le sostanze, compreso il nostro organismo e i cibi che assumiamo, sono formate dai 5 elementi fondamentali: Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra.

La predominanza di alcuni di questi elementi dona alle sostanze delle qualità particolari e una capacità di azione ben specifica.

Ed è per questo che ad esempio quando mangiamo un alimento in cui predomina l’elemento Fuoco, questo andrà ad aumentare il Fuoco naturalmente presente all’interno di noi, seguendo il principio ayurvedico secondo cui “il simile aumenta il simile”.

Questi cinque elementi compongono anche le tre energie fondamentali Vata, Pitta e Kapha, che sono i Dosha responsabili di generare un equilibrio unico e speciale in ogni persona.

I tre dosha Vata, Pitta e Kapha sono presenti in tutti noi, ma in proporzioni diverse, fattore che genera appunto una particolare bioindividualità che ci differenzia l’uno dall’altra.

Ogni persona ha una predominanza di uno o più Dosha, che ne influenza le caratteristiche fisiche, mentali, emotive, comportamentali e anche le necessità alimentari.

Di conseguenza, l’alimentazione ayurvedica sarà pianificata in funzione del proprio Dosha dominante, rispettando le caratteristiche che possono mantenerlo in equilibrio e prestando invece attenzione alle tendenze che possono portarlo allo squilibrio.

Ma andiamo ad approfondire i punti chiave da tenere in considerazione quando si parla di ayurveda e alimentazione per ciascun Dosha!

AYURVEDA E ALIMENTAZIONE PER VATA DOSHA

Le costituzioni Vata hanno una natura tendenzialmente secca e fredda, come gli elementi Aria ed Etere che predominano.

Per controbilanciare queste caratteristiche l’alimentazione Vata dovrebbe essere preferibilmente ricca di cibi dolci, caldi e densi, dando invece meno spazio a quelli crudi, secchi e freddi. In linea generale meglio optare per verdure cotte piuttosto che crude.

Le preparazioni ideali per Vata sono quelle cremose, umide e in forma di zuppa.

Per questa costituzione, ancora più delle altre, è indispensabile masticare bene i cibi per favorire la digestione, che in questo caso tende ad essere molto variabile.

Ayurveda alimentazione: alcuni alimenti consigliati per Vata

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      • Frutta e verdura: banana, mango, melone, uva, papaya, ciliegie, avocado, arancia, zucca, carote, patate dolci, zucchine, asparagi, barbabietole.

      • Cereali e legumi: avena cotta, riso, quinoa, amaranto.

      • Frutta secca e semi: tutti con moderazione.

    Leggi anche: Vata Dosha: caratteristiche e segni di squilibrio

    AYURVEDA E ALIMENTAZIONE PER PITTA DOSHA

    Le costituzioni Pitta hanno una natura tendenzialmente umida e calda, come gli elementi Acqua e Fuoco che predominano.

    Per controbilanciare queste caratteristiche l’alimentazione Pitta dovrebbe essere preferibilmente ricca di cibi rinfrescanti, dolci, crudi e amari, dando invece meno spazio a quelli caldi, acidi e piccanti.

    Ayurveda e alimentazione: alcuni alimenti consigliati per Pitta

        • Frutta e verdura: mango, melone, uva, avocado, anguria, mele, albicocche, pere, cocco, broccoli, carciofi, cavoli, cavolfiori, cetrioli, zucchine, verdure a foglia verde, patate.

        • Cereali e legumi: avena, riso basmati, orzo, farro, quinoa, piselli, ceci, fagioli, lenticchie.

        • Frutta secca e semi: mandorle, zucca, girasole.

      Leggi anche: Dosha Pitta: caratteristiche e segni di squilibrio

      AYURVEDA E ALIMENTAZIONE PER KAPHA DOSHA

      Le costituzioni Kapha hanno una natura tendenzialmente fredda, umida e pesante, come gli elementi Acqua e Terra che predominano.

      Per controbilanciare queste caratteristiche l’alimentazione Kapha dovrebbe essere preferibilmente ricca di cibi leggeri, secchi, piccanti e stimolanti, dando invece meno spazio a quelli pesanti, umidi, dolci, untuosi e in generale agli alimenti che producono muco.

      Ayurveda e alimentazione: alcuni alimenti consigliati per Kapha

          • Frutta e verdura: mele, ciliegie, mirtilli, pesche, pere, melograno, broccoli, cavoli, cavolfiori, verdure a foglia verde, patate, cipolle, melanzane, peperoni, ravanelli, sedano, carote.

          • Cereali e legumi: riso basmati, grano saraceno, miglio, segale, mais, tutti i legumi con moderazione.

          • Frutta secca e semi: chia, lino, zucca, girasole con moderazione.

        Leggi anche: Kapha Dosha: caratteristiche e segni di squilibrio

        PUNTI CHIAVE PER UN’ALIMENTAZIONE AYURVEDICA EQUILIBRATA

        Oltre a tenere in considerazione la bioindividualità della persona in funzione del suo Dosha dominante, la dieta ayurvedica si basa su altri principi fondamentali che devono essere sempre rispettati per ottenere risultati tangibili e duraturi nel tempo. Indipendentemente dalla propria costituzione.

        MANGIARE QUANDO SI HA FAME

        È importante mangiare quando è terminata la digestione del pasto precedente, evitando quindi spuntini nel mezzo in modo da non sovraccaricare il sistema digestivo, e ascoltare quando il corpo indica fame reale.

        In generale il pranzo dovrebbe essere il pasto principale della giornata perché esattamente come il sole si trova nel suo punto più alto, allo stesso modo anche il nostro fuoco digestivo è al massimo dell’attività.

        Inoltre, il pasto dovrebbe essere sempre consumato in un ambiente tranquillo e con uno stato d’animo positivo.

        QUANTITA’ ADEGUATE DI CIBO

        Sia gli eccessi che i difetti sono controproducenti, soprattutto quando si parla di alimentazione.

        Non esiste una quantità adeguata che sia adatta a tutte le persone, perché l’Ayurveda tiene in considerazione tutti i fattori individuali come la capacità di digestione e di assimilazione, il periodo dell’anno, lo stato psicofisico, l’età, il livello di attività fisica ecc.

        Alla fine del pasto l’ideale è sentirsi soddisfatti e sazi, senza però provare pesantezza o sonnolenza: questo metodo è un buon indicatore intuitivo del fatto che molto probabilmente si starà consumando un’adeguata quantità di cibo.

        ALIMENTI FRESCHI E DI STAGIONE

        Un’alimentazione equilibrata deve sempre basarsi su cibi il più possibile freschi, locali e stagionali.

        Non è consigliabile consumare alimenti preparati più di 24 ore prima (il famoso batch cooking non è ben visto in Ayurveda!) proprio per assicurarsi di assumere cibi che siano vivi, carichi di energia e realmente nutrienti.

        Assumere alimenti di stagione è molto importante perché la natura sa esattamente cosa fornirci nei vari periodi dell’anno e in questo modo consumiamo quello di cui il nostro corpo ha davvero bisogno.

        Questo punto è fondamentale da tenere in considerazione. Soprattutto in questo momento storico in cui abbiamo accesso ad una disponibilità illimitata e costante di alimenti, per cui spesso ci si ritrova a consumare cibi in momenti diversi rispetto al loro naturale periodo stagionale.

        Ricorda che non esistono alimenti ayurvedici: l”Ayurveda è una scienza applicabile in qualsiasi posto ci troviamo e con le risorse disponibili nel proprio territorio.

        USARE LE SPEZIE

        Le spezie sono il cavallo di battaglia della cucina ayurvedica.

        Un uso corretto e ben combinato di spezie permette non solo di insaporire i piatti, ma soprattutto di stimolare la digestione e di favorire l’assorbimento dei nutrienti, bilanciando contemporaneamente i Dosha.

        È importante non bruciare le spezie durante la cottura e non consumarle in eccesso, in particolare in caso di intestino irritabile.

        Ogni spezia ha le proprie qualità e azioni terapeutiche sia sul corpo che sulla mente. Pertanto è consigliabile sperimentare e variare per trovare la combinazione più adatta non solo alla propria costituzione, ma anche al momento particolare che si sta attraversando.

        CONSUMARE I SEI GUSTI AD OGNI PASTO

        In Ayurveda il gusto (Rasa) ha una rilevanza notevole quando si tratta di riequilibrare o mantenere il benessere della persona.

        Infatti i cibi non vengono classificati in base ai loro nutrienti e alla composizione chimica, bensì in funzione dei sapori, della loro energia riscaldante o rinfrescante e del loro effetto post-digestivo.

        Un buon pasto dovrebbe comprendere tutti i sei sapori al fine di contribuire al benessere dell’organismo, senza alterare i Dosha e offrendoci contemporaneamente una reale sensazione di soddisfazione.

        Sappiamo bene che la digestione ha inizio nella bocca. Grazie alla percezione dei 6 sapori (dolce, acido, salato, piccante, amaro, astringente) le papille gustative e altri recettori decodificano l’informazione e inviano un segnale per preparare gli organi digestivi a compiere il loro lavoro.

        Tieni presente che usare le giuste spezie è un aiuto in più per riuscire ad includere tutti i sapori ad ogni pasto, oltre ad apportare i benefici descritti sopra.

        Questi 6 sapori influenzano in maniera diversa i Dosha. Ed è per questo motivo che tenerli in considerazione diventa utile per una scelta alimentare adeguata alle proprie necessità e alla propria costituzione.

        Dolce

        Il sapore dolce ha effetto calmante, riconfortante e soddisfa il corpo e la mente.

        Equilibra Vata e Pitta. Aggrava Kapha.

        Alcuni esempi di cibi dal sapore dolce sono i datteri, la frutta dolce, il riso e i cereali in generale, il miele, il latte o la zucca.

        Acido

        Il sapore acido in dosaggi moderati promuove la digestione, stimola l’appetito, aiuta l’assorbimento dei nutrienti e la scomposizione delle sostanze grasse.

        Equilibra Vata. Aggrava Pitta e Kapha.

        Alcuni esempi di cibi dal sapore acido sono la frutta acida, l’aceto e i fermentati.

        Salato

        Il sapore salato in dosaggi corretti stimola il fuoco digestivo, produce un leggero effetto lassativo e mantiene l’equilibrio elettrolitico.

        Equilibra Vata. Aggrava Pitta e Kapha.

        Il sapore salato si trova nelle alghe e nel sale.

        Amaro

        Il sapore amaro depura e purifica sia la mente che il corpo (soprattutto il fegato), drena i liquidi e promuove l’eliminazione delle tossine.

        Equilibra Pitta e Kapha. Aggrava Vata.

        Le verdure a foglia verde scuro sono un buon esempio di alimenti dal sapore amaro.

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        Piccante

        Il sapore piccante stimola il metabolismo, risveglia la mente e fluidifica sangue e muco.

        Equilibra Kapha e in piccole dosi può essere utile anche per Vata. Aggrava Pitta.

        Esempi di alimenti dal sapore piccante sono l’aglio, il peperoncino, lo zenzero.

        Astringente

        Il sapore astringente depura e rinvigorisce la mente.

        Equilibra Kapha e Pitta. Aggrava Vata.

        Il sapore astringente è di solito un gusto di fondo, difficile da percepire come accade invece per gli altri sapori. Esempi di alimenti dal sapore astringente sono i legumi, i germogli o i melograni.

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        IN CONCLUSIONE

        Per applicare la dieta ayurveda nella pratica della vita quotidiana, puoi seguire alcuni punti chiave essenziali:

            1. Identifica il tuo Dosha dominante (Vata, Pitta, Kapha)
            2. Prediligi alimenti freschi e reali, adatti alla tua costituzione
            3. Mantieni un equilibrio dei sei gusti in tutti i pasti
            4. Cuoci i cibi adottando cotture rispettose degli alimenti, adeguate al tuo biotipo e alla stagione
            5. Sfrutta il momento del pasto come un rituale, coinvolgendo tutti i sensi e focalizzandoti su sapori, consistenze e sensazioni che ti trasmette il cibo che hai preparato

          Ascoltando il proprio corpo e mettendo in pratica questi punti basici, è possibile adottare fin da subito un’alimentazione ayurvedica per promuovere l’equilibrio del corpo e il benessere su tutti i livelli.

          In poco tempo potrai notare i benefici di una alimentazione ayurvedica, come aumento dell’energia, miglioramento della digestione, una pelle più luminosa e una mente più chiara.

          Un abbraccio di luce positiva,

          Deborah

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