L’amaro svedese (schweden bitter) è una preparazione a base di erbe divenuta famosa grazie ad un’esperta erborista, Maria Treben, la quale divulgò la preparazione nel suo best seller “La salute della farmacia del Signore”.
Tuttavia la ricetta non è una sua invenzione, bensì di Paracelso, grande medico, alchimista e botanico del Rinascimento. Fu poi ritrovata all’interno di un manoscritto del medico svedese, il dr. Claus Samst, che morì alla veneranda età di 104 anni.
L’amore di Maria Treben per la medicina naturale sbocciò proprio grazie alla scoperta di questo elisir di benessere, che la curò dai problemi che da anni le causavano sofferenza per via di una grave forma di tifo di cui si ammalò, come viene raccontato nel suo libro.
Questa particolare miscela di erbe è utilizzabile sia internamente che esternamente per sfruttare tutte le proprietà terapeutiche delle piante.
Vediamo più in dettaglio cosa contiene l’amaro svedese, come prepararlo in casa e soprattutto come possiamo utilizzarlo!
Se preferisci guarda qui la video ricetta “Amaro Svedese ricetta, proprietà e usi” sul nostro canale YouTube
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Cosa contiene l’amaro svedese
Questo estratto fitoterapico prevede una miscela di diverse erbe, ciascuna delle quali svolge un’azione terapeutica ben specifica.
È proprio grazie alle proprietà di ciascuna di queste erbe che l’amaro svedese può essere utilizzato per moltissimi disturbi diversi dell’organismo.
La ricetta originale prevede molte erbe, di cui alcune possono essere utilizzate solamente parti ben specifiche che sono riportate tra parentesi:
- 10 gr Aloe vera: immunostimolante, antinfiammatoria, antibiotica
- 5 gr Mirra: carminativa, antispasmodica, antibatterica, espettorante, favorisce la peristalsi
- 0,2 gr Zafferano: lenitivo, digestivo, immunostimolante
- 10 gr Cassia (foglie): lassativa
- 10 gr Canfora naturale: principio attivo della Cinnamonum camphora, anestetica, antibatterica
- 10 gr Rabarbaro (radice): può essere astringente o lassativo in base ai dosaggi assunti, digestivo
- 10 gr Curcuma zeodaria (radice): antisettica, antiossidante
- 10 gr Manna: linfa estratta dal Frassino, supporta la regolarità intestinale
- 10 gr Teriaca veneziana: insieme di diverse erbe con svariate proprietà tra cui digestiva ed espettorante
- 5 gr Carlina (radice): antipiretica, digestiva, cicatrizzante, diuretica
- 10 gr Angelica (radice): antiacida, digestiva, espettorante
Come sostituzioni è possibile utilizzare l’Assenzio al posto dell’Aloe, che è tonificante e immunostimolante. Le altre erbe sono invece fondamentali e insostituibili.
Se ti sembra un po’ troppo complicato e laborioso reperire tutte queste piante, non ti preoccupare perché fortunatamente su Zen Store puoi trovare una miscela già pronta e completa per la preparazione in casa. In questo modo potrai curare tu stessa l’elaborazione del tuo amaro svedese, che come vedrai tra poco è davvero semplicissimo e richiede poco tempo.
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Una volta che ti sei procurata tutte le erbe, possiamo procedere con la preparazione. Vediamo come fare!
Come preparare l’amaro svedese
1) In un contenitore con la bocca larga versa il mix di erbe e copri con 1 litro e mezzo di alcool a 40° (grappa o vodka)
2) Fai macerare al sole o vicino ad una fonte di calore (come un termosifone) per 15 giorni
3) Ricordati di scuotere ogni giorno il contenitore
4) Passati i 15 giorni, filtra il liquido in più bottigliette di vetro che conserverai in frigorifero ben chiuse ermeticamente
E l amaro svedese di Maria Treben è pronto. Si conserverà per anni e con il passare del tempo aumenterà anche il suo potere terapeutico!
Come consigliato dall’esperta erborista, travasare il prodotto in più bottigliette piccole diventa comodo anche per portarlo in viaggio.
Un consiglio in più per la preparazione: inizia la macerazione con la Luna Nuova in modo da sfruttare tutta l’energia della fase crescente.
Leggi anche: Influenza della luna: tutti gli effetti delle fasi lunari
Erbe svedesi proprietà
Il sapore amaro delle erbe svedesi, insieme alla fusione sinergica delle proprietà di ciascuna pianta, rende questo speciale preparato utile per trattare un’infinità di problematiche diverse.
Questo preparato erboristico dalle mille virtù oltre a favorire la digestione, supporta il lavoro di fegato e reni e tratta le malattie dello stomaco.
Tra i tanti disturbi che le erbe svedesi di Maria Treben possono risolvere ricordiamo: mal di denti, mal d’orecchie, dolore al seno, stanchezza cronica, inappetenza, insonnia, intossicazioni alimentari, tagli, ustioni, dolori muscolari e articolari, reazioni allergiche, crampi, digestione lenta, dolori mestruali, mal di testa, cicatrici, acne, brufoli ed eruzioni cutanee, herpes simplex.
Amaro svedese come assumerlo? Come anticipato, gli utilizzi di questo elisir fitoterapico sono sia interni che esterni. Vediamoli subito!
Uso interno dell’amaro svedese
L’amaro svedese può essere ingerito, previamente diluito in acqua o tisana, per trattare o prevenire diversi disturbi.
In particolare è utile in caso di:
- Digestione lenta: 1 cucchiaino sciolto in acqua da consumare al bisogno o dopo un pasto abbondante
- Crampi acuti: 1 cucchiaio al bisogno, sciolto in acqua o tisana calda
- Coliche: 1 cucchiaio per 3 volte al giorno
- Ciclo mestruale irregolare e dolori mestruali: 1 cucchiaino a digiuno a partire dal giorno dell’ovulazione e fino alla fine delle mestruazioni
- Insonnia (soprattutto causata da disordini digestivi ed epatici): 1 cucchiaino sciolto in acqua alla sera prima di coricarsi
- Stati influenzali: 1 cucchiaio in acqua o tisana per 3 volte al giorno prima dei pasti principali
- Debolezza e stanchezza cronica: 1 cucchiaino sciolto in acqua, associato ad applicazioni su tempie, fronte, retro dell’orecchio, occhi (attenzione a non far entrare il prodotto all’interno dell’occhio)
- Infezioni urogenitali: 1 cucchiaio sciolto in acqua al mattino e alla sera
Come trattamento generico e preventivo si può assumere 1 cucchiaino di Amaro Svedese diluito in acqua o tisana, mentre per i dolori acuti si può aumentare ad 1 cucchiaio.
L’Amaro Svedese, anche in assenza di particolari problematiche, aiuta a rinforzare naturalmente il sistema immunitario e a migliorare la digestione.
Uso esterno dell’amaro svedese
Come anticipato, questo elisir di erbe oltre che internamente può essere usato anche esternamente sotto forma di impacchi, gargarismi, suffumigi e applicazioni dirette.
Impacchi caldi o freddi
Si impregnano delle garze, un panno pulito o dei dischetti di cotone nell’amaro svedese e si applica sulla zona colpita.
Per evitare l’evaporazione e creare una sorta di occlusione è consigliabile coprire ulteriormente con della pellicola da cucina, in modo da aumentare l’assorbimento delle sostanze benefiche.
L’impacco va lasciato agire per diverse ore, anche tutta la notte quando possibile.
Gargarismi
Si diluisce 1 cucchiaio del preparato in 1 bicchiere di acqua tiepida.
Suffumigi
Si diluiscono 2-3 cucchiai di amaro svedese in 1 litro di acqua bollente, quindi si copre il capo e si inalano i fumenti per circa 5 – 10 minuti.
Applicazioni dirette
In alcuni casi è possibile trattare determinati disturbi applicando poche gocce di amaro svedese direttamente sulla zona interessata, come alternativa agli impacchi.
L’amaro svedese per uso esterno può essere utile in caso di:
- Sinusite: impacco sulla fronte e applicazioni dirette su tempie, polmoni, gola e naso
- Tosse e raffreddore: suffumigi o in alternativa inalazioni da un cotone impregnato di liquido (questo metodo è utile anche per rinforzare la memoria). Può essere fatto anche un lavaggio nasale diluendo un cucchiaino in acqua e aspirando in modo da disinfettare e ripulire entrambe le narici
- Mal di gola: fare gargarismi oppure assumere 1 cucchiaino per 3 volte al giorno
- Herpes e taglietti sulle labbra: tamponare con un dischetto di cotone impregnato
- Mal di testa: impacco freddo sulla fronte
- Dolori articolari: impacco sulla zona colpita
- Mal di denti e afte: risciacqui (da preparare come i gargarismi) e tamponare con del cotone le gocce di Amaro Svedese sulla zona affetta
- Seno dolente: massaggiare delicatamente la zona con panno caldo impregnato di amaro svedese
- Cicatrici e smagliature: 2 impacchi al giorno sulla zona colpita. Nell’antico manoscritto è riportato che le cicatrici, anche se di vecchia data, guariscono completamente se inumidite con le erbe svedesi per 40 giorni consecutivi
- Verruche e calli: impacco con cotone imbevuto di amaro per 3 giorni consecutivi
- Occhi arrossati e vista affaticata: impacco freddo con panno, garza o dischetti di cotone sugli occhi chiusi (come metodo preventivo per mantenere una buona vista si può applicare un impacco al giorno per un’ora)
- Dolori mestruali e addominali: impacchi sul basso ventre o addome
- Eruzioni e infiammazioni cutanee, brufoli e acne, eczema e dermatiti: applicazioni dirette sulla zona o in alternativa impacchi freddi con panno o dischetto di cotone
- Ustioni: impacco freddo con garza sulla zona (toglie il calore ed evita la formazione di bolle)
- Geloni: impacco con garza imbevuta su mani e piedi da coprire con pellicola e tenere possibilmente tutta la notte
- Mal d’orecchie e acufeni: passare delicatamente il cotone imbevuto con qualche goccia di amaro nell’orecchio, o in alternativa bagnare il dito con amaro svedese e un po’ di olio di Sesamo e poi massaggiare
- Emorroidi: tamponare la zona con del cotone impregnato di liquido
- Distorsioni, strappi e contusioni: impacco sulla zona
- Vermi intestinali (negli adulti): applicare del cotone impregnato di liquido nell’ombelico e coprire con un cerottino, lasciar agire per tutta la notte e ripetere per più giorni consecutivi
Come suggerito da Maria Treben e nell’Antico Manoscritto, prima degli impacchi e delle applicazioni dirette è possibile spalmare un po’ di unguento alla Calendula per evitare eventuali irritazioni dovute all’alcool. Questo accorgimento è utile soprattutto se l’applicazione avviene in zone delicate, se la pelle è particolarmente sensibile o se è in corso uno sfogo.
Amaro svedese controindicazioni
Le controindicazioni dell’assunzione interna o dell’applicazione esterna di amaro svedese sono collegate alla presenza di alcool nel prodotto. Pertanto è meglio evitare o chiedere al proprio medico in caso di gravidanza e patologie a carico del fegato o stomaco irritato.
In ogni caso il potere delle erbe e la loro sinergia superano di gran lunga quella dell’alcool.
Ovviamente, è da evitare in caso di allergie a una o più erbe contenute nel preparato.
Infine, nell’antico manoscritto viene riportato di non assumere l’Amaro Svedese insieme al latte.
Un abbraccio di luce positiva,
Deborah